mercoledì 11 settembre 2013

L'inganno della morte - Guglielmo Scilla


"L'inganno della morte" è un romanzo, o meglio, il primo romanzo dell'esordiente Guglielmo Scilla. Ha iniziato la sua carriera dal web, precisamente su you tube, con dei video  irriverenti sulla società di oggi, ma di grande contenuto. Ha pubblicato "10 regole per fare innamorare" da cui è stato tratto un film di cui è Scilla uno degli interpreti. 
Se bisogna trovare una parola per questo romanzo direi "Sorprendente". Un po' per l'autore, un po' per come si presenta il libro in se (un tascabile con in copertina una bambola scheletro), non ti aspetteresti mai un impatto del genere. Dico "un po' per l'autore" non perché non apprezzi lo stile di Scilla, ma perché visti i suoi precedenti non ti immagineresti un libro di questo calibro, che personalmente ho trovato molto piacevole.

La storia narra di una ragazzino di sedici anni di nome Daniel che, nel luogo in cui trascorre solitamente le vacanze, si trova a dover affrontare la Festa delle Fiamme, un evento in cui nove ragazzi estratti a sorte si affrontano per la vittoria. questa è la prima parte della storia. Il paese descritto nella storia non è ben definito. Non si capisce se sia in Italia o altrove, dato che i nomi dei personaggi sono tutti stranieri, sebbene la descrizione del paese porterebbe a pensare a una tipica cittadina sul mare. La Festa delle Fiamme viene fatta per ricordare la storia di Tolomeo che aveva salvato il mondo dal buio, rimanendo segregato su una montagna a vita. Per cui ogni anno i nove prescelti si sfidano, ognuno con un vestito diverso rappresentante un animale, in memoria degli stessi che avevano aiutato Tolomeo. 
Il protagonista, Daniel, pur vestito da Bruco, ovvero l'animale che non vince mai la Festa delle Fiamme, riesce a strappare la vittoria. Incredibilmente, andando su una scogliera per festeggiare con gli altri partecipanti all'evento, scivola e muore.

Da qui inizia la seconda parte del romanzo. Daniel si ritrova magicamente in un nuovo mondo, quello che tutti chiamiamo "al di là", che non è proprio la rappresentazione della nostra idea di paradiso. E' la città dei morti, Dyuturna. Qua va fatto un complimento a Scilla che riesce a immaginare e a farla immaginare anche a noi questa ipotetica città post morte. Daniel verrà seguito da tre custodi, Dalach Oxilla e Curio, che lo guideranno inizialmente per il superamento delle Prove Ponderali, delle particolari prove che attestano che puoi lasciare Dyuturna e essere a tutti gli effetti "morto". Il protagonista si trovare a superare degli esami ben più grandi delle Prove Ponderali, che tireranno fuori il suo coraggio e metteranno in dubbio la sua stessa esistenza. 

Scilla riesce a sdrammatizzare l'idea di morte. Da una speranza di una vita vera, in una città, con qualcuno che ti guida in quella che sarà il tuo percorso dal momento della tua fine da essere umano. Riprendo l'aggettivo sorprendente in quanto riesce a trasformare un argomento solitamente triste o macabro in una storia a dir poco avvincente.  
Trovo in questo romanzo un accurata preparazione, o meglio, passione per i libri. Un misto fra J.K. Rowling e Susanne Collins, le due più grandi scrittrici del momento nel mondo fantasy, autrici rispettivamente di Harry Potter e Hunger Games. Un insieme di tanti stili che però funziona alla meraviglia. Consigliato a tutti, sopratutto ai ragazzi.




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